Corrado Faletti e la Battaglia dei 23 pugnali
Corrado Faletti, con il suo staff, ha svolto la sua attività professionale ottenendo sempre ottimi risultati, certificati, cercando al tempo stesso di evidenziare le situazioni problematiche, stigmatizzando tutte le situazioni in cui erano evidenti irregolarità.
Questo è successo in Banca delle Marche, in Arfin ed al Ministero dell’Università e della ricerca, ovvero nel 25 % dei suoi incarichi.
La cronaca ha poi evidenziato che le sue accorate denunce erano piene di fondamento, anche se gli si sono ritorte contro perchè i personaggi coinvolti erano molto più potenti di Lui, con molti più soldi (ed oggi anche solo per difendersi da illazioni infamanti costa parecchio) e molto più ammanicati politicamente.
Infatti in tutti e tre i casi, per sminuire le sue osservazioni, sono stati usati tutti i mezzi possibili per buttare fango sul gruppo al fine di far perdere credibilità alle sue denunce.
Il tempo ha poi dimostrato che i fatti sarebbero andati in modo molto differente se si fossero verificate le cose segnalate.
Ad esempio in banca marche lui ed il suo gruppo furono i primi a denunciare quello che sarebbe accaduto di li a pochi anni, ma di tutta risultanza furono allontanati e su tutto il territorio marchigiano venne fatta passare la voce dai vertici di BdM che erano dei delinquenti, eppure anni dopo ecco che la verità emerge qui http://www.ilrestodelcarlino.it/pesa…/banca-marche-1.1617526.
In Arfin successe qualcosa di simile (ricordiamo che uno dei soci della compagnia assicurativa era Banca Arner ora chiusa da Banca d’Italia per riciclaggio, uno degli altri era zonin, ma anche zalesky…) e anche in questo caso per tacitare la loro verità furono querelati, ma la verità è nelle sentenze di primo e secondo grado ove sono stati assolti con formula piena, ma dopo tre anni la loro reputazione era stata ormai distrutta.
L’attività ispettiva sui fondi europei che faletti ha fatto al miur gli ha portato molti nemici (anche in considerazione che le sue attività ispettive hanno bloccato l’erogazione dei fondi europei, ricevendo contestualmente i complimenti della comunità europea), ma anche l’aver creato il progetto coge che permetteva il dialogo diretto delle scuole con il ministero (a cui derirono da subito oltre duecento scuole e che coinvolse oltre 2000 altri istituti scolastici) gli portò l’antipatia dei sindacati (che si sentirono fortemente disintermediati e che ancora oggi tentano di attaccarlo in tutti i modi), ma anche per il ministero la verità è qui http://copytaste.com/aa932 e qui http://copytaste.com/as3944.
In tutti e tre i casi i nostri ragazzi hanno solo tentato di fare il meglio che potevano, infatti in banca marche in soli sedici mesi i costi erano scesi di 16 milioni di euro annui e la banca aveva ricevuto più di cinque premi nazionali per la sua crescita innovativa e per i servizi ai clienti, in arfin in soli otto mesi si è raddoppiato il fatturato e rispettato un piano industriale ambizioso, al ministero da un’analisi svolta da una famosa società di consulenza il loro lavoro ha permesso di realizzare risparmi per oltre 80 milioni di euro (vedi su questo sito).
Dopo nove anni la verità dei fatti ha dato ragione al gruppo, ma nessuno, né politico, né giornalista, né altro, ha avuto il coraggio di riprendere la storia per affrontarla nella sua completezza.